martedì 3 giugno 2014

APE obbligatorio per l’affitto. La certificazione energetica serve?

Parliamo di affitto e di Attestato di Prestazione Energetica ape: oltre la metà (57,2%) dei contratti di affitto si riferiscono ad immobili vecchi ed energeticamente inefficienti, collocati in classe G. Rarissimi, invece, gli immobili classificati nelle categorie considerate “verdi” (A+, A, B o C): solo il 10,5% dei contratti di affitto erano accompagnati da un certificato recante una di queste classi energetiche.

In queste condizioni di mercato e davvero così necessaria la certificazione? Dovremmo invece ammettere che il patrimonio immobiliare italiano è per la maggior parte vecchio e costruito senza tenere minimamente conto dei criteri di sostenibilità energetica ed ambientale. Per gli immobili in affitto, spesso l’interesse a mantenere elevata la redditività dell’investimento da parte del proprietario confligge con l’opportunità di effettuare sull’immobile investimenti di manutenzione, ristrutturazione ordinaria e straordinaria o riqualificazione energetica.

Non sarebbe più utile iniziare ad obbligare i proprietari degli immobili in affitto a vincolare una quota per la riqualificazione degli immobili? Il Governo potrebbe introdurre sgravi per i proprietari più sensibili all’impatto ambientale. Dovrebbe svilupparsi un volano, che porti nell’arco di 5-10 anni, ad un progressivo “svecchiamento” del patrimonio immobiliare del nostro paese, che punti ad una nuova economia decisamente “green”.


Successivamente, avrebbe senso una certificazione puntuale delle prestazioni energetiche dei vari immobili, ma certificare oggi l’inefficienza delle nostre abitazioni serve a poco, solo a fissare vincoli e paletti burocratici, quanto mai sgraditi ai proprietari immobiliari.