lunedì 29 dicembre 2014

E’ possibile sospendere la rata del mutuo? dal 2015 sarà possibile la sospensione della quota capitale per tre anni

Un’iniziativa di Francesco Cariello, movimento 5 stelle,  prevede la possibilità per le famiglie e imprese di sospendere il pagamento della quota capitale della rata dei mutui e dei finanziamenti per il prossimo triennio,  si continuerà quindi al pagamento dei soli interessi.
Il provvedimento sarà aperto potenzialmente a tutte le piccole imprese e le famiglie, non essendo state definite particolari categorie di beneficiari.


il testo prevede un accordo tra Ministero dello Sviluppo Economico e l'ABI (l'associazione di categoria delle banche) e le associazioni rappresentative delle imprese e dei consumatori che dovranno attivare un tavolo di confronto entro fine marzo 2015.

venerdì 19 dicembre 2014

Tasi: chi paga per la casa coniugale in caso di separazione?

Nel caso di unità immobiliare assegnata dal giudice della separazione, il coniuge assegnatario è considerato ai fini IMU come titolare di un diritto di abitazione; pertanto, in quanto titolare di un diritto reale, è soggetto passivo del tributo. La stessa conclusione vale anche per la TASI?

Ecco la risposta ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF):
Si conferma che lo stesso principio si applica anche alla TASI.
In tal caso, il coniuge è titolare del diritto di abitazione e, indipendentemente dalla quota di possesso dell’immobile, è il solo che paga la TASI con l’aliquota e la detrazione, eventualmente prevista, per l’abitazione principale.
Se, invece, la casa assegnata fosse in locazione (esempio casa in locazione abitata dai coniugi prima della separazione, poi assegnata dal Giudice della separazione ad uno di essi), la TASI deve essere calcolata dal proprietario con l’aliquota prevista dal Comune per gli immobili diversi dall’abitazione principale e l’importo ottenuto verrà pagato in parte dal proprietario e in parte dal locatario, in base alle quote deliberate dal Comune.


La posizione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) è chiara, valgono le stesse regole dell’IMU, ma avendo ogni singolo Comune d’Italia, la possibilità di disciplinare in materia, potremmo trovare una mancanza di conformità tra quanto indicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), e quanto applicato dai Comuni.




venerdì 12 dicembre 2014

Fotovoltaico: E’ possibile per i condomini installare pannelli fotovoltaici ad uso esclusivo sul tetto condominiale.

Il condomino che intenda installare dei pannelli fotovoltaici sul tetto condominiale dovrà quindi avvertire semplicemente l’amministratore, informandolo sulle modalità di esecuzione dell’intervento e sui dettagli del progetto.
Un condominio non può vietare ad un singolo condomino di posare dei pannelli fotovoltaici sul tetto dello stabile per produrre energia elettrica ad uso esclusivo del proprio appartamento. L’Assemblea può solo limitarsi a prescrivere al condomino delle modalità alternative per la realizzazione dell’intervento, nel caso in cui comporti la modifica delle parti comuni, o imporre cautele a salvaguardia della stabilità, della sicurezza o del decoro architettonico dell’edificio, con delibera approvata dalla maggioranza qualificata di cui all’art. 1122-bis del codice civile introdotto dalla riforma del condominio (legge 220/2012).
Nel caso in cui siano più condomini a fare richiesta di installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto condominiale, la stessa maggioranza dovrà decidere sulla ripartizione dell’uso delle parti comuni interessate dalla posa dei pannelli stessi.


Sentenza n. 11707/2014 del Tribunale di Milano.


domenica 7 dicembre 2014

Immobili all'asta al valore catastale, se più conveniente per l'acquirente.

La Corte Costituzionale ha dato ragione al sig. M.A. che, resosi aggiudicatario, all’esito di una procedura esecutiva immobiliare, di un immobile destinato ad uso residenziale, posto in Comune di Castiglione della Pescaia; in occasione della registrazione del decreto del giudice dell’esecuzione questi aveva chiesto all’Agenzia delle entrate di Grosseto di poter usufruire delle agevolazioni per la “prima casa di abitazione”.

Per gli immobili all'asta quindi, se più conveniente per l'acquirente, l’agenzia delle entrate dovrà considerare al valore catastale per il calcolo delle imposte.

SENTENZA N. 6/2014
La Corte Costituzionale dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 497, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2006), nella parte in cui non prevede la facoltà, per gli acquirenti di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze acquisiti in sede di espropriazione forzata o a seguito di pubblico incanto, i quali non agiscono nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali, di chiedere che, in deroga all’art. 44, comma 1, del d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 (Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro), la base imponibile ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali sia costituita dal valore dell’immobile determinato ai sensi dell’art. 52, commi 4 e 5, del d.P.R. n. 131 del 1986, fatta salva l’applicazione dell’art. 39, primo comma, lettera d), ultimo periodo, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi).

Per approfondimenti: Roberto Mazzanti 


martedì 2 dicembre 2014

Mutui prima casa: Attivo il Fondo di Garanzia per la prima casa del Ministero dell’Economia

Il Ministero dell’Economia ha attivato il Fondo di Garanzia per la prima casa: è pronto il modulo per richiedere in banca l’accesso all’agevolazione prevista dal Decreto Interministeriale 31.7.2014 pubblicato in Gazzetta il 29 settembre 2014. L’obiettivo è quello di favorire l’erogazione del credito per l’acquisto della prima casa grazie alla concessione di una garanzia dello Stato fino al 50% della quota capitale del mutuo richiesto.

La garanzia viene concessa per acquisto di immobili non di lusso da adibire ad abitazione principale, oppure per la ristrutturazione volta ad un miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile. L’importo massimo erogabile è pari a 250mila euro.

Una volta compilato, il modulo dovrà essere presentato dal soggetto che richiede il mutuo direttamente ad una delle banche aderenti (elenco, in continuo aggiornamento, consultabile sul sito di ABI o su quello di Consap) che si occuperanno di inviare la richiesta di accesso alle garanzie a Consap Spa, società pubblica incaricata della gestione delle domande.
Le domande di accesso al Fondo di Garanzia per la prima casa potranno essere inoltrate fino al 31 dicembre 2015 ma, precisa il Ministero, solo dopo che la banca abbia assicurato l’operatività a favore della propria clientela.
soluzioni immobiliari