giovedì 22 maggio 2014

La riscoperta della nuda proprietà: nuove possibilità per chi vuole comprare casa

In un momento complicato come questo, dove il privato cittadino fatica ad acquistare casa per le difficoltà che trova nell’ accedere al credito, ci si ingegna il più possibile per trovare strade alternative alla compravendita immobiliare “tradizionale”.
 Un’operazione interessante è quella di acquistare la nuda proprietà di un immobile (il prezzo in questi casi può arrivare fino al 30% del valore di mercato dell’immobile), consentendo al proprietario una rendita immediata.

È quello che ha fatto il signor Giovanni, da Agrigento: ingegnere, due figlie piccole. «Hanno già pronto l’appartamento per quando andranno all’università» spiega. Solo che l’appartamento è a 1000 km da Agrigento, in piazzale Abbiategrasso a Milano. La casa al momento è occupato da un usufruttuario 83enne, proprietario dell’immobile fino all’anno scorso. «È stato un investimento sul futuro: è bastato qualche click, l’agenzia mi ha mandato le foto, un bonifico e via».

lunedì 19 maggio 2014

Edilizia libera: nessun permesso di costruire per pergolati e coperture amovibili.

La Sentenza n. 1777/2014 è un documento molto importante per il mondo dell’edilizia, il Consiglio di Stato, si è pronunciato definitivamente in merito all'esclusione dagli abusi edilizi di strutture non ancorate in modo fisso al pavimento.

Non c’è bisogno di chiedere quindi, al Comune di riferimento, il permesso di costruire se si vuole realizzare una "struttura di arredo, installata su pareti esterne dell’unità immobiliare di cui è ad esclusivo servizio, costituito da struttura leggera e amovibile, caratterizzata da elementi in metallo o in legno di esigua sezione, coperta da telo anche retrattile, stuoie in canna o bambù o materiale in pellicola trasparente, priva di opere murarie e di pareti chiuse di qualsiasi genere, costituita da elementi leggeri, assemblati tra loro, tali da rendere possibile la loro rimozione previo smontaggio e non demolizione".

Per i giudici amministrativi la tenda-pergolato in esame "non configura né un aumento del volume e della superficie coperta, né la creazione o modificazione di un organismo edilizio, né l’alterazione del prospetto o della sagoma dell’edificio cui è connessa, in ragione della sua inidoneità a modificare la destinazione d’uso degli spazi esterni interessati, della sua facile e completa rimovibilità, dell’assenza di tamponature verticale e della facile rimovibilità della copertura orizzontale (addirittura retraibile a mezzo di motore elettrico)."

Il Consiglio di Stato ha così precisato che simili strutture sono da "qualificarsi alla stregua di arredo esterno, di riparo e protezione, funzionale alla migliore fruizione temporanea dello spazio esterno all’immobile cui accede, in quanto tale riconducibile agli interventi manutentivi non subordinati ad alcun titolo abilitativo" (art. 6, comma 1, d.P.R. n. 380/2001).
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lunedì 12 maggio 2014

Banche e Mutui: gli istituti di credito preferiscono le famiglie alle imprese

L'indagine periodica condotta dalla banca centrale europea relativa al primo trimestre dell'anno, condotta tra il 24 marzo e l'8 aprile, che ha coinvolto 137 banche dell'area Euro, ha rivelato che gli istituti di credito di tutta Europa (in Italia il fenomeno è addirittura più marcato) sono molto più disponibili ad erogare credito nei confronti di privati e famiglie, penalizzando per il momento la PMI per le quali si è registrato un inasprimento dei criteri per la concessione di prestiti.
In Europa, per quanto riguarda i mutui alle famiglie, la quota di banche che riporta inasprimenti è diventata del -5%, ciò vuol dire che prevalgono le banche che hanno riportato allentamenti, e la domanda si è rafforzata a un +13% rispetto al -3% del trimestre precedente
In Italia invece, la quota netta di banche che ha riferito inasprimenti si è ulteriormente allargata al -50%, dal -25% del trimestre precedente. Questo significa che aumenta in maniera importante il numero di banche che ha riportato un ammorbidimento dei criteri per l’erogazione del credito. La domanda delle famiglie è passata da zero, valore di fine 2013, a +38%.
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