mercoledì 29 gennaio 2014

Rent to Buy: luci ed ombre dell'affitto con riscatto.

L'affitto con riscatto è una formula di acquisto che, in tempo di crisi, offre sicuramente un’alternativa alla compravendita tradizionale,fornendo indubbi vantaggi all'acquirente, ma che presenta ancora qualche imprecisione (ad esempio pagare le imposte sia sull’affitto che sulla vendita dell’immobile).
Il cittadino che non dispone della somma necessaria ad acquistare un immobile, attraverso questa formula può procedere all’acquisto, con la possibilità inoltre in caso di lavori di ristrutturazione (o di arredamento fatto su misura), che il proprio non sia un investimento perso.
Oggi più che mai è necessario un intervento da parte del legislatore che definisca bene quali devono essere i termini del contratto, quali costi debbano ricadere sul venditore e quali sull'acquirente-locatario.
Facciamo alcuni esempi:
  • Con la normativa attuale si potrebbe configurare una situazione dove ci si trovi a pagare le imposte sia per la locazione immobiliare sia per la compravendita (non si parla di grosse cifre ma è il principio ad essere sbagliato). Un’ipotesi potrebbe essere una portare in detrazione dell’imposta di registro al momento del rogito quanto pagato per la locazione.
  • Un aiuto per i costruttori potrebbe essere il trasferimento dell’IMU a carico dell’acquirente-locatario dal momento in cui parte la locazione e non attendere il momento del rogito.
Problema sicuramente sentito dai costruttori e dai proprietari i venditori è quello delle garanzie: quali strumenti saranno disponibili per assicurarsi la riuscita della compravendita senza intoppi? La paura di trovarsi un immobile occupato e non riuscire a realizzarne un profitto è argomento sempre caldo.
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mercoledì 22 gennaio 2014

Arriva il plafond casa! due miliardi per l'erogazione di mutui a tassi agevolati fino al 100% del valore dell'immobile

Finalmente operativo il plafond casa dal 7 Gennaio 2014, l'accordo tra la Cassa Depositi e Prestiti e l'Associazione Bancaria Italiana per facilitare l'acquisto della prima e della seconda abitazione. Sono stati resi disponibili per gli istituti di credito due miliardi per l'erogazione di mutui a tassi agevolati fino al 100% del valore dell'immobile (si tratterà di finanziamenti tanto a tasso variabile che fisso).
Il plafond casa è destinato al finanziamento, tramite mutui garantiti da ipoteca, dell'acquisto di immobili residenziali, avranno priorità:
  1. le abitazioni principali (preferibilmente appartenenti ad una delle classi energetiche a, b, o c e/o di interventi di ristrutturazione e accrescimento dell'efficienza energetica);
  2. le giovani coppie;
  3. i nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile;
  4. le famiglie numerose (con almeno 3 figli).
In particolare l'importo sarà costituito da:
  • 250.000 euro per l'acquisto di un immobile residenziale senza interventi di ristrutturazione con accrescimento dell'efficienza energetica;
  • 350.000 euro per l'acquisto di un immobile residenziale con interventi di ristrutturazione con accrescimento dell'efficienza energetica sul medesimo immobile residenziale.
Per assicurarsi che le banche riversino sui cittadini i minor costi del funding, sarà attivato un meccanismo di controllo. Nei contratti infatti, gli istituti di credito sono tenuti ad esplicitare il tasso a cui si sono finanziate presso la CDP e lo sconto che verrà riconosciuto ai mutuatari rispetto alle condizioni standard applicate dalla banca per analoghi finanziamenti.
A seconda dell'andamento dei finanziamenti, Cassa Depositi e Prestiti si riserva anche la facoltà di destinare nuove risorse, aggiuntive rispetto ai 2 miliardi. Nella fase di avvio, una quota del 30% del plafond è riservata alle banche del sistema del credito cooperativo e delle banche piccole e minori.
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giovedì 16 gennaio 2014

Mutui Usurari: anche il nostro mutuo di casa potrebbe essere alla stregua dell’usura.

Finalmente un po’ di ordine in materia di mutui usurari, la Corte di Cassazione infatti, con la sentenza numero 350 del 9/01/2013 stabilisce che il contratto è nullo se la somma di tutte le voci di spesa relative all'erogazione del denaro preso in prestito supera la soglia dei tassi ufficiali fissati in base alla legge antiusura, la numero 108 del 1996.
Grazie a questa sentenza, la cassazione ha chiarito che "si intendono usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi sono promessi o comunque convenuti, a qualunque titolo, quindi anche a titolo di interessi moratori". In caso di applicazione di tassi usurari quindi, non solo è possibile recuperare gli interessi pagati, ma anche annullare il contratto di mutuo. Colui che ha contratto il mutuo potrà vedersi restituiti gli interessi già pagati e non dovrà più pagare quelli futuri, al mutuatario quindi, non spetterà altro che pagare solo la quota capitale.
Confconsumatori ha pubblicato un breve vademecum per offrire una guida ai mutuatari che si chiedono se il principio sancito dalla corte sia applicabile o meno al loro caso il consumatore per verificare se il proprio contratto di mutuo rientra nella fattispecie sancita dalla corte e sia quindi, eventualmente annullabile, dovrà:
1) essere fisicamente in possesso del contratto di mutuo;
2) qualora non ne fosse in possesso, chiedere alla propria banca e/o al notaio che ha effettuato il rogito una copia;
3) valutare il tasso concretemente e complessivamente applicato dall'istituto di credito o finanziario;
4) confrontare il tasso con i tassi soglia stabiliti trimestralmente dalla banca d'Italia;
5) qualora il tasso complessivamente applicato dalla banca sia superiore al tasso soglia, e quindi la banca pratica usura, il consumatore dovrà inoltrare una formale diffida all'istituto di credito chiedendo l'applicazione del principio sancito dalla sentenza della corte di cassazione;
6) dopo il fallimento di qualsiasi soluzione bonaria alla vicenda, e prima di promuovere qualsiasi giudizio, sarebbe opportuno effettuare una perizia relativa all'intero rapporto per determinare l'entità di quanto dovuto e quanto richiesto.
I Tassi soglia su base annua di riferimento per il 1° Trimestre 2014 sono:
  • Mutui a tasso fisso - 10,3865;
  • Mutui a tasso variabile - 8,7625.

lunedì 13 gennaio 2014

Nuova tassazione per le Compravendite Immobiliari.

Dal primo gennaio 2014 sono in vigore le nuove aliquote sulle compravendite immobiliari.
Con la nuova tassazione sulle compravendite immobiliari, chi acquista da privato avrà un notevole vantaggio rispetto al 2013, mentre per chi acquista direttamente dal costruttore non è cambiato molto.
Importante per definire l’impatto delle nuove imposte sulle compravendite, è l’utilizzo che si intende fare dell’immobile, avremo infatti una tassazione diversa se l’immobile verrà destinato ad abitazione principale o secondaria.
Nelle tabelle, la tassazione sulle compravendite fino al 31 dicembre 2013, confrontata con quella attualmente in vigore, per le varie tipologie di compravendita.

Acquisto prima casa da privato

Tipo imposta/annoTasse compravendite 2013Tasse compravendite 2014
Imposta di registro3% della rendita catastale aggiornata2% della rendita catastale aggiornata (con soglia minima 1.000 euro)
Imposta catastale168 Euro50 Euro
Imposta ipotecaria            168 Euro50 Euro
Imposta di bollo230 EuroEsenzione completa
Tributi trascrizione e voltura90 EuroEsenzione completa
Risparmio: 1% della Rendita catastale, maggiorata dell’aliquota prima casa (115%);
556 euro imposte fisse, bolli e tributi speciali.

Acquisto seconda casa (anche uso ufficio) da privato

Tipo imposta/annoTasse compravendite 2013Tasse compravendite 2014
Imposta di registro7% della rendita catastale aggiornata9% della rendita catastale aggiornata (con soglia minima 1.000 euro)
Imposta catastale2% della rendita catastale aggiornata50 Euro
Imposta ipotecaria            1% della rendita catastale aggiornata50 Euro
Imposta di bollo230 EuroEsenzione completa
Tributi trascrizione e voltura90 EuroEsenzione completa
Risparmio: 1% della Rendita catastale, maggiorata dell’aliquota seconda casa (120%) – 100 euro di imposte fisse;
320 euro bolli e tributi speciali;

Acquisto prima e seconda casa da impresa

Tipo imposta/annoTasse compravendite 2013Tasse compravendite 2014
Iva prima casa4% del prezzo di vendita dichiarato in atto4% del prezzo di vendita dichiarato in atto
Iva seconda casa10% del prezzo di vendita dichiarato in atto10% del prezzo di vendita dichiarato in atto
Imposta di registro168 Euro200 Euro
Imposta catastale168 Euro200 Euro
Imposta ipotecaria            168 Euro200 Euro
Imposta di bollo230 Euro230 Euro
Tributi trascrizione e voltura90 Euro90 Euro
Aumento: 96 euro.
Rimane sostanzialmente invariata la tassazione su questa tipologia di compravendite, soggette ad IVA. Purtroppo riguarda soprattutto i Consumatori che acquistano un immobile da un costruttore.