L'indagine periodica condotta dalla banca centrale europea relativa
al primo trimestre dell'anno, condotta tra il 24 marzo e l'8 aprile, che
ha coinvolto 137 banche dell'area Euro, ha rivelato che gli istituti di
credito di tutta Europa (in Italia il fenomeno è addirittura più
marcato) sono molto più disponibili ad erogare credito nei confronti di
privati e famiglie, penalizzando per il momento la PMI per le quali si è
registrato un inasprimento dei criteri per la concessione di prestiti.
In
Europa, per quanto riguarda i mutui alle famiglie, la quota di banche
che riporta inasprimenti è diventata del -5%, ciò vuol dire che
prevalgono le banche che hanno riportato allentamenti, e la domanda si è
rafforzata a un +13% rispetto al -3% del trimestre precedente
In
Italia invece, la quota netta di banche che ha riferito inasprimenti si è
ulteriormente allargata al -50%, dal -25% del trimestre precedente.
Questo significa che aumenta in maniera importante il numero di banche
che ha riportato un ammorbidimento dei criteri per l’erogazione del
credito. La domanda delle famiglie è passata da zero, valore di fine
2013, a +38%.
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