Il Ministero del Tesoro ha comunicato il via al Fondo
statale da 650 milioni di euro per i mutui prima casa, a fronte della firma del
Protocollo d’intesa da parte del Direttore Generale del Tesoro, Vincenzo La
Via, e dal Direttore Generale dell’ABI, Giovanni Sabatini.
Si tratta del nuovo Fondo di garanzia per la casa previsto
dal Decreto Interministeriale del 31 Luglio 2014, pubblicato in Gazzetta
Ufficiale n. 226/2014 grazie al quale sarà possibile richiedere la garanzia
dello Stato nella misura massima del 50% della quota capitale di mutui
ipotecari, di ammontare non superiore a 250 mila euro, per l’acquisto, la
ristrutturazione e l’aumento dell’efficienza energetica di immobili non di
lusso da adibire ad abitazione principale. Il Fondo, introdotto dalla Legge di
Stabilità 2014, prevede uno stanziamento di 650 milioni di euro per gli anni
2014, 2015 e 2016 (circa 200 milioni per ciascun anno), una dotazione
finanziaria che permetterà attivare circa 20 miliardi di euro di nuovi
finanziamenti.
Hanno accesso prioritario al Fondo i nuclei familiari
monogenitoriali con figli minori, i giovani di età inferiore ai 35 anni
titolari di un rapporto di lavoro atipico, i conduttori di alloggi di proprietà
degli IACP e le giovani coppie con almeno uno dei due componenti under 35 per
le quali il vecchio fondo “Giovani Coppie” non è più attivo.
Tra i requisiti viene richiesto che il mutuario non sia già
in possesso, alla data di presentazione della domanda di mutuo, di altri
immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per successione mortis causa,
anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori
o fratelli.
Per le stesse categorie è previsto un tasso calmierato
(tasso effettivo globale – TEG non superiore al tasso effettivo globale medio –
TEGM, pubblicato trimestralmente dal MEF), ferma restando la facoltà della
banca di erogare il mutuo.
Le domande di accesso al Fondo devono essere presentate
direttamente alla banca/intermediario finanziario aderente, utilizzando la
modulistica che sarà resa disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro, sul
sito della Consap SpA e sui siti di tutte le banche/intermediari finanziari
aderenti. L’elenco delle banche aderenti può essere consultato sul sito della
Consap e sul sito dell’ABI.
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