giovedì 16 ottobre 2014

Mutui prima casa: partono gli incentivi statali

Il Ministero del Tesoro ha comunicato il via al Fondo statale da 650 milioni di euro per i mutui prima casa, a fronte della firma del Protocollo d’intesa da parte del Direttore Generale del Tesoro, Vincenzo La Via, e dal Direttore Generale dell’ABI, Giovanni Sabatini.

Si tratta del nuovo Fondo di garanzia per la casa previsto dal Decreto Interministeriale del 31 Luglio 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 226/2014 grazie al quale sarà possibile richiedere la garanzia dello Stato nella misura massima del 50% della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250 mila euro, per l’acquisto, la ristrutturazione e l’aumento dell’efficienza energetica di immobili non di lusso da adibire ad abitazione principale. Il Fondo, introdotto dalla Legge di Stabilità 2014, prevede uno stanziamento di 650 milioni di euro per gli anni 2014, 2015 e 2016 (circa 200 milioni per ciascun anno), una dotazione finanziaria che permetterà attivare circa 20 miliardi di euro di nuovi finanziamenti.

Hanno accesso prioritario al Fondo i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, i giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico, i conduttori di alloggi di proprietà degli IACP e le giovani coppie con almeno uno dei due componenti under 35 per le quali il vecchio fondo “Giovani Coppie” non è più attivo.

Tra i requisiti viene richiesto che il mutuario non sia già in possesso, alla data di presentazione della domanda di mutuo, di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.

Per le stesse categorie è previsto un tasso calmierato (tasso effettivo globale – TEG non superiore al tasso effettivo globale medio – TEGM, pubblicato trimestralmente dal MEF), ferma restando la facoltà della banca di erogare il mutuo.


Le domande di accesso al Fondo devono essere presentate direttamente alla banca/intermediario finanziario aderente, utilizzando la modulistica che sarà resa disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro, sul sito della Consap SpA e sui siti di tutte le banche/intermediari finanziari aderenti. L’elenco delle banche aderenti può essere consultato sul sito della Consap e sul sito dell’ABI.

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