L'attestato di prestazione energetica (ape) fa nuovamente discutere, è
già pronta la bozza del decreto milleproroghe 2014 dove si precisa che,
per le compravendite immobiliari, non saranno più richiesti al momento
della cessione dell'immobile, ma potranno essere prodotte
successivamente, le dichiarazioni di conformità catastali e l'attestato
di prestazione energetica (ape).
Il Governo italiano non perde
occasione di dimostrarsi incoerente e soprattutto incompetente in
materia, non c’è motivo di così tante modifiche, su una materia che già
prevedeva le adeguate tutele per il consumatore. Continuando a creare
disordini su punti cosi “frivoli” il nostro Governo non fa altro che
“ingessare” maggiormente il sistema e ridurre cosi la capacità di
ripresa del mercato immobiliare.
In poche settimane siamo passati
da una posizione molto forte che prevedeva come sanzione la nullità
degli atti privi di ape, modificata poi in una sanzione amministrativa
che prevedeva un minimo di 3000 Euro fino ad un massimo di 18.000 Euro
per i contratti di locazione e vendita a cui non fosse allegata
l'attestato di prestazione energetica (ape)
Ci sono sicuramente
cose molto più importanti da seguire, come l’accesso al credito o gli
incentivi statali (europei meglio ancora), cercando così di far
ripartire un mercato sempre più in difficoltà, ma continuamente
“perseguitato” dal legislatore.
Alcuni economisti illustri
sostengono che il problema immobiliare italiano non sia esclusivamente
da imputare alla mancanza di liquidità per l’acquisto di immobili, ma
piuttosto alla situazione di incertezza che spaventa i potenziali
acquirenti. Continue ed inutili modifiche delle norme si riferimento
sicuramente non aiutano ad avere certezze.
soluzioni immobiliari
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