Secondo alcune anticipazioni della legge di stabilità, la nuova imposta
si chiamerà TRISE e sarà un tributo sui servizi che sostituirà per le
prime abitazioni sia l'IMU che la TARES. L'imposta è formata da due
componenti, la TARI, per la gestione dei servizi urbani e la TASI
(relativa ai servizi indivisibili).
La bozza della legge di
stabilità recita infatti: "è istituito in tutti i comuni un tributo sui
servizi comunali, denominato trise che si articola in due componenti: la
prima, a copertura dei costi per la gestione dei rifiuti urbani (tari);
la seconda, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi
indivisibili dei comuni (tasi)".
TASI
Secondo le anticipazioni
diffuse l'aliquota di base della tasi, relativa ai servizi indivisibili,
sarà fissata all'uno per mille, o a scelta del comune di un euro per
metro quadrato. la nuova imposta che sostituirà l'imu sulle prime
abitazioni dovrebbe essere gestita autonomamente dai Comuni che avranno
la facoltà di modificarla o di azzerarla per la prima casa, e di
introdurre delle detrazioni relative al numero dei figli e al reddito.
TARI
La
tari sarà dovuta da chi occupa a qualsiasi titolo l’immobile e verrà
calcolata sulla base della superficie calpestabile. in pratica è la
vecchia tassa sui rifiuti, che adesso in Italia si chiama in molti modi
diversi (tares, tarsu, tau...).
Proprietari e Inquilini
Nel caso
di abitazioni locate la trise si ripartirà tra proprietario e inquilino,
in una quota che oscillerà per quest'ultimo tra il 10 e il 30%. Nello
specifico saranno i Comuni a determinare la proporzione.
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