sabato 16 novembre 2013

Fiscalità immobiliare: come si comporta l’Italia rispetto alle altre potenze europee?

In uno studio promosso dal Sole 24 Ore, sviluppato poi da Aspesi (Associazione delle imprese di sviluppo immobiliare) sono stati comparati 5 Paesi: Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Italia.
Questi 5 Stati sono stati paragonati in merito a due tipi di operazioni immobiliari:
  1.     Compravendite non soggette a Iva;
  2.     Compravendite soggette a Iva.
Le prime sono quelle in cui il venditore è un privato (o una società), le seconde sono quelle in cui il venditore è una società/impresa di costruzione o trasformazione immobiliare.
Esempio 1: un edificio del valore ipotetico di due milioni di euro.
Il risultato finale dell'imposizione fiscale nel caso di cessioni non soggette a Iva è di un esborso di:
  • 101.800 euro in Francia;
  • 90mila euro in Germania;
  • 101mila euro se residenziale o 81mia euro se non residenziale nel Regno Unito;
  • 120mila euro in Spagna;
  • 200mila euro in Italia.
In sostanza, nel nostro Paese l'esborso verso il Fisco è all'incirca il doppio rispetto a Francia e Regno Unito, più del doppio in rapporto alla Germania e un po' meno del doppio in comparazione con la penisola iberica. A portare al calcolo finale, la semplice applicazione dei diversi trattamenti fiscali. In particolare, il corrispondente dell'imposta di registro in Francia è il 5,09%, in Germania varia dal 3,5% al 5,5%, nel Regno Unito da 0 al 15% per gli edifici residenziali e da 0 al 4% per quelli non residenziali, in Spagna è il 6 %. E in Italia arriviamo al 10% tra imposte di registro, catastali e ipotecarie.
Esempio 2: un edificio del valore ipotetico di due milioni di euro.
Il risultato finale dell'imposizione fiscale nel caso di cessioni soggette a Iva è di un esborso di:
  • 406mila euro in Francia;
  • 90mila euro in Germania;
  • 420mila euro nel Regno Unito;
  • 200mila euro in Spagna (se residenziale) o 420mila se non residenziale;
  • 200.500 euro nel caso di un edificio residenziale e 520mila euro se non residenziale in Italia.
La domanda fondamentale è: c’è convenienza a mettere in piedi operazioni di sviluppo immobiliare in Italia oppure no?
A voi l’ardua sentenza…

soluzioni immobiliari

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