mercoledì 13 novembre 2013

In Parlamento non si è già “mangiato” abbastanza dalle tasche agli italiani? Ora si fanno anche lo “spuntino” con il Tuc.

Stop alla Trise, avanti con il Tuc!!
Il Tuc, Tributo unico locale, lo prevede un emendamento del relatore del Pdl alla Ddl stabilità, Antonio D'Alì, che elimina gli articoli da 19 a 23 dell'articolato sulla riforma della tassazione immobiliare e stabilisce che “in attesa del riordino complessivo dell'imposizione immobiliare, a decorrere dall'anno 2014, l'imposta municipale propria é sostituita dal Tributo unico comunale”, denominato Tuc, “in misura del 10,6 per mille da applicare sugli immobili e sui servizi indivisibili articolato in due componenti”.

Il Tuc sostituisce, per la componente immobiliare, l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l'imposta comunale sugli immobili; per la parte dei servizi, i costi relativi alla gestione dei servizi indivisibili».

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